MATERIALI
E METODI
Venti
pazienti sono stati sottoposti ad indagine CE ARM dell'aorta addominale
previo consenso informato; tali pazienti erano giunti alla nostra
osservazione per patologia non vascolare nel periodo compreso
tra il 9-1 e il 20-4 2001.
Tutti i pazienti non erano portatori di patologia steno-dilatativa
dell'aorta addominale come accertato dall'esame RM di base che
consisteva in sequenze TSE T1 e T2 pesate eseguite nel piano coronale
ed assiale.
E' stato utilizzato un magnete superconduttivo da 1,5 Tesla NT
Intera Philips.
La somministrazione del mezzo di contrasto (MdC) e' stata effettuata
a bolo con iniettore automatico, con tecnica del "bolus-trak",
che permette la diretta visualizzazione della regione di interesse
e l'avvio della sequenza angio nel preciso istante in cui arriva
il MdC.
Le immagini ottenute nel piano coronale sono state successivamente
processate mediante ricostruzione MIP.
L'elaborazione endoscopica virtuale e' stata eseguita su consolle
di ricostruzione Easy-Vision Philips sulle singole partizioni
mediante algoritmo "Endo-3D".
Nella valutazione delle immagini e' stata compilata una scheda
a scelta multipla da parte di un lettore esperto in ARM che per
tutti i pazienti ha previsto 3 misurazioni del diametro dell'aorta
al di sotto dell'emergenza delle arterie renali:
nelle
sequenze di base TSE T1 pesate (piano assiale)
nella
CE ARM (piano coronale)
sulle
ricostruzioni di endoscopia virtuale
Nel
valutare la affidabilita' della ricostruzione endoscopica e' stata
verificata la possibilita' di visualizzare l'ostio dei vasi emergenti
dall'aorta addominale, ed in quale di questi e sino a che livello
era possibile effettuare l'esplorazione virtuale (tripode celiaco,
mesenterica superiore ed inferiore, lombari, renali ed iliache).
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