Neoplasie del colon-retto: TC
A.A. Stabile Ianora, A. Scardapane, M. Memeo
Università degli Studi di Bari - Sezione Diagnostica per Immagini - Azienda Ospedaliera Policlinico-Bari
Il carcinoma del colon-retto rappresenta in Italia il 12% di tutte le neoplasie ed è responsabile di circa 12.000 decessi l'anno.
Il ruolo della Tomografia Computerizzata (TC) nella gestione del paziente con neoplasia del colon è notevolmente cambiato negli ultimi anni grazie all'avvento delle apparecchiature TC con acquisizione volumetrica (TC spirale e multidetettore).
La TC convenzionale, infatti, veniva utilizzata essenzialmente per la stadiazione preoperatoria del tumore e soltanto occasionalmente, in caso di esami eseguiti in urgenza ed in pazienti con sindrome occlusiva, permetteva il riconoscimento della neoplasia.
La diffusione delle apparecchiature TC spirali ed il contemporaneo perfezionamento degli aspetti tecnico-metodologici per lo studio del colon, hanno notevolmente ampliato le prospettive dell'indagine che è oggi considerata indispensabile nella diagnosi, nella stadiazione e nel follow up dei pazienti con neoplasia colorettale.
Del tutto recentemente, soprattutto in seguito al diffondersi di apparecchiature multi-detettore, l'esame tomodensitometrico è stato proposto come metodica di screening nella ricerca delle neoplasie del colon-retto. La messa a punto di programmi di post processing per l'elaborazione tridimensionalmente dei dati volumetrici e soprattutto la possibilità di ottenere una visualizzazione endoscopica virtuale delle pareti del colon opportunamente disteso con aria, hanno fornito un nuovo strumento minimamente invasivo per la diagnosi precoce del carcinoma del colon-retto.
Tale tecnica infatti presenta indubbi vantaggi rappresentati della elevata tolleranza da parte dei pazienti e dalla panoramicità insita nell'esame TC che consente la valutazione di tutti gli organi addominali e dei tessuti pericolici. D'altro canto, l'endoscopia virtuale è indagine costosa, richiede l'utilizzo di radiazioni ionizzanti, presenta valori di sensibilità inversamente proporzionali alle dimensioni delle lesioni (92-100% per polipi >10 mm, 70-84% per lesioni >6 mm, 24-28% per lesioni <6 mm) e non consente prelievi bioptici.
Per tali ragioni il ruolo della Tomografia Computerizzata e dell'endoscopia virtuale nello screening delle neoplasie del colon retto è attualmente limitato ai pazienti che rifiutano l'endoscopia tradizionale ed allo studio dei segmenti colici a monte di stenosi neoplastiche serrate invalicabili da parte dell'endoscopio.
In conclusione la TC può essere considerata l'indagine più completa per la stadiazione delle neoplasie del colon-retto, rappresenta esame fondamentale per la diagnosi della patologia in regime d'urgenza e, in casi selezionati, si pone come valida alternativa all'endoscopia tradizionale per lo screening di tali neoplasie.