Il nostro Centro dispone di due potenti apparecchiature di risonanza magnetica Philips Achieva D-Stream 1,5T ad alto campo.
Che cos’è?
La RM è una tecnica di imaging multiparametrica non invasiva che fornisce immagini di sezioni multiplanari del corpo umano utilizzando le proprietà dei campi magnetici e degli impulsi di radiofrequenze.
I progressi tecnologici degli ultimi anni consentono l’acquisizione di immagini morfologiche ad alta risoluzione e di informazioni di tipo metabolico funzionale, fondamentali per una corretta diagnosi.
Il software, costantemente aggiornato, consente ulteriori elaborazioni in post-processing, di ricostruzione e valutazione multiplanare 3D, con possibilità di stampa su pellicola e/o su carta certificata dell’iconografia selezionata e archiviazione su disco.
Perchè si fa?
La risonanza magnetica è utilizzata per lo studio di diversi organi e per la formulazione di diagnosi di molteplici patologie.
Secondo la tipologia di esame da effettuare e/o sulla base del quesito clinico l’esame è eseguibile senza e con somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto.
Inoltre, tecniche avanzate consentono valutazioni di tipo funzionale oltre che morfologiche in ambito:
- neurologico (Diffusione, Perfusione, Spettroscopia)
- cardiologico (Cardio-RM)
- vascolare (Angio-RM dei vasi sanguigni, arteriosi e venosi)
- mammario (RM della mammella)
- addominale (Colangio-RM, Uro-RM)
- gastroenterologico (Entero-RM)
- pelvico (RM della prostata, RM dell’utero, Defeco-RM)
- osteo-articolare
- muscolo-scheletrico
- Total Body (RM Diffusion Whole Body)
Informazioni utili
In caso di allergie note o pregresse al mezzo di contrasto, gravi allergie a farmaci o sostanze, in presenza di insufficienza renale cronica, il Medico Curante dovrebbe considerare prioritariamente indagini diagnostiche alternative che non prevedano somministrazione di mezzi di contrasto; qualora il mezzo di contrasto fosse necessario, è raccomandato contattare il medico anestesista del Centro.
Per gli esami che prevedono la somministrazione del mezzo di contrasto, il paziente deve presentarsi il giorno dell’esame a digiuno da almeno 6 ore e con il risultato non eccedente i 90 giorni che precedono il giorno dell’esame, del dosaggio della creatininemia, dell’azotemia e del calcolo del filtrato glomerulare.
È consentito assumere l’abituale terapia domiciliare secondo l’indicazione del proprio Medico di base.
Utile, e di fondamentale importanza, il confronto con eventuali esiti di indagini radiologiche precedenti, che consigliamo di consegnare al momento dell’esame al personale di reparto.
In genere non è necessaria alcuna attesa al termine dell’esame, anche se, nel caso di iniezione endovenosa di mezzo di contrasto, è prudente attendere qualche minuto in reparto, per sorvegliare l’eventuale esordio di una reazione allergica.
I pazienti claustrofobici, eventualmente, possono eseguire gli esami in sedazione previo colloquio con il medico Anestesista del Centro.
Il paziente, terminato l’esame, non deve eseguire prescrizioni particolari e può riprendere la sua normale attività quotidiana.
Controindicazioni
Durante la gravidanza l’esame non è controindicato, anche se la letteratura consiglia di evitarlo nelle prime 12 settimane, se non è assolutamente indispensabile e urgente.
Pur essendo un esame sicuro, esistono alcune condizioni nelle quali è impossibile (controindicazione assoluta) o preferibile (controindicazione relativa) non esporsi al campo magnetico generato dalla risonanza magnetica.
- Controindicazione assoluta: essere portatori di clips vascolari endocraniche ferro-magnetiche su aneurismi in assenza di una precisa documentazione che ne accerti la compatibilità, o di pacemaker cardiaco.
- Controindicazione relative: la presenza di schegge o frammenti metallici, di esser portatori di impianti protesici, stimolatori, dispositivi metallici, stabilizzatori vertebrali, impianti per udito, pompe di infusione per insulina o altri farmaci, neurostimolatori, derivazione spinale o ventricolare, corpi intrauterini (spirale contraccettiva), lenti a contatto rigide, protesi dentarie fisse o mobili. Di essersi sottoposti ad interventi del cristallino (cataratta), o di esser affetti da anemia falciforme.
La presenza di uno qualsiasi di questi elementi deve esser attentamente valutata prima dell’esecuzione dell’esame. Per tutti i dispositivi medici impiantati è indispensabile la certificazione della compatibilità con apparecchiature di risonanza magnetica, che di norma dovrebbe essere rilasciata unitamente alla relazione di dimissione e/o intervento chirurgico.
- Protesi del cristallino: da linee guide si ritengono sicure quelle impiantate dopo gli anni novanta.
- Dispositivi intrauterini (IUD): l’esame può esser effettuato anche con IUD, ma si suggerisce una visita ginecologica per verificarne il corretto posizionamento.
- Tatuaggi: in relazione alla differente composizione dei colori contenuti nell’inchiostro, la presenza di tatuaggi potrebbe compromettere il dettaglio delle immagini e produrre artefatti o il surriscaldamento della zona tatuata. In tal caso si valuta l’interruzione o la ripetizione dell’esame.
- Piercing, protesi dentarie rimovibili, protesi acustiche, cosmetici, oggetti metallici: da rimuovere prima dell’ingresso nella sala magnete.