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La tecnologia più avanzata per una perfetta diagnosi

Il meglio per l’analisi delle patologie

Il nostro Centro dispone di due potenti apparecchiature di risonanza magnetica Philips Achieva D-Stream 1,5T ad alto campo. I progressi tecnologici degli ultimi anni consentono l’acquisizione di immagini morfologiche ad alta risoluzione e di informazioni di tipo metabolico funzionale, fondamentali per una corretta diagnosi.

Che cos’è?

La RM è una tecnica di imaging multiparametrica non invasiva che fornisce immagini di sezioni multiplanari del corpo umano utilizzando le proprietà dei campi magnetici e degli impulsi di radiofrequenze. Il software, costantemente aggiornato, consente ulteriori elaborazioni in post-processing, di ricostruzione e valutazione multiplanare 3D, con possibilità di stampa su pellicola e/o su carta certificata dell’iconografia selezionata e archiviazione su disco.

Perché si fa?

La risonanza magnetica è utilizzata per lo studio di diversi organi e per la formulazione di diagnosi di molteplici patologie. Secondo la tipologia di esame da effettuare e sulla base del quesito clinico l’esame è eseguibile senza e con somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto. Inoltre tecniche avanzate consentono valutazioni di tipo funzionale oltre che morfologiche in ambito neurologico, cardiologico, vascolare, mammario, addominale, gastroenterologico, pelvico, osteo-articolare, muscolo-scheletrico e total body (RM Diffusion Whole Body).

Informazioni utili

Cosa fare in caso di impianto di dispositivi medici

Per tutti i dispositivi medici impiantati è indispensabile la certificazione della compatibilità con apparecchiature di risonanza magnetica, che di norma dovrebbe essere rilasciata unitamente alla relazione di dimissione e/o intervento chirurgico.

  • Protesi del cristallino: da linee guide si ritengono sicure quelle impiantate dopo gli anni novanta.
  • Dispositivi intrauterini (IUD): l’esame può esser effettuato anche con IUD, ma si suggerisce una visita ginecologica per verificarne il corretto posizionamento.
  • Tatuaggi: in relazione alla differente composizione dei colori contenuti nell’inchiostro, la presenza di tatuaggi potrebbe compromettere il dettaglio delle immagini e produrre artefatti o il surriscaldamento della zona tatuata. In tal caso si valuta l’interruzione o la ripetizione dell’esame.
  • Piercing, protesi dentarie rimovibili, protesi acustiche, cosmetici, oggetti metallici: da rimuovere prima dell’ingresso nella sala magnete.

Durante la gravidanza l’esame non è controindicato, anche se la letteratura consiglia di evitarlo nelle prime 12 settimane, se non è assolutamente indispensabile e urgente.

Somministrazione anche con mezzo di contrasto

Consigli e informazioni in evidenza

Per gli esami che prevedono la somministrazione del mezzo di contrasto, il paziente deve presentarsi il giorno dell’esame a digiuno da almeno 6 ore e con il risultato non eccedente i 90 giorni che precedono il giorno dell’esame.

In caso di allergie note o pregresse al mezzo di contrasto, gravi allergie a farmaci o sostanze, in presenza di insufficienza renale cronica, il medico curante deve considerare prioritariamente indagini diagnostiche alternative che non prevedano somministrazione di mezzi di contrasto.

I pazienti claustrofobici, eventualmente, possono eseguire gli esami in sedazione previo colloquio con il medico anestesista del centro. Terminato l’esame, non devono eseguire prescrizioni particolari e possono riprendere la loro normale attività quotidiana.

Controindicazioni assolute e relative

Quando non esporsi al campo magnetico

L’esame radiografico è controindicato in gravidanza ed è pertanto fondamentale informare il personale sanitario del Centro di accertata o presunta gravidanza in atto, prima di sottoporsi a esami radiologici.

  • se si è portatori di clips vascolari endocraniche ferro-magnetiche su aneurismi, in assenza di documentazione che ne accerti la compatibilità
  • quando si è portatori di pacemaker cardiaco
  • in presenza di schegge o frammenti metallici (preferibile)
  • se si è portatori di impianti protesici, stimolatori, dispositivi metallici, stabilizzatori vertebrali, impianti per udito, pompe di infusione per insulina o altri farmaci, neurostimolatori, derivazione spinale o ventricolare, corpi intrauterini (spirale contraccettiva), lenti a contatto rigide, protesi dentarie fisse o mobili (preferibile)
  • se ci si è sottoposti ad interventi di cataratta (preferibile)
  • se si è affetti da anemia falciforme (preferibile)