INTRODUZIONE
La
patologia aterosclerotica del distretto periferico e' un evento
morboso frequente, infatti solo negli Stati Uniti si eseguono
per tale patologia circa 100.000 pratiche interventistiche in
un anno (1).
Al fine della pianificazione diagnostica ed interventistica e'
fondamentale conoscere il numero delle lesioni ateromasiche e,
se presenti, le entita' delle stenosi e la loro estensione longitudinale.
Per molti anni la angiografia digitale a sottrazione e' stata
considerata la metodica diagnostica di riferimento in grado di
fornire tutte le informazioni necessarie per inquadrare correttamente
la patologia (2,3).
L'avvento della Angiografia a Risonanza Magnetica (ARM) ha fatto
ipotizzare che tale metodica potesse essere in grado di sostituire
la angiografia digitale a sottrazione (DSA) nella pianificazione
terapeutica, con la peculiarita' di essere una tecnica di Imaging
"non invasiva".
Recentemente e' stata messa a punto una nuova tecnica di Contrast
Enhancement ARM che, basando la sua filosofia sul bolo di MdC
e sul movimento automatico del lettino porta paziente, consente
di ottenere immagini diagnostiche di tutto il circolo periferico:
il MoBI-Trak.
Ottimizzata la tecnica ci si e' posto il problema di validare
la metodica in pazienti portatori di patologia aterosclerotica
del distretto periferico.
Scopo del nostro lavoro e' stato di verificare l'accuratezza diagnostica
della CE-ARM in pazienti con sospetto clinico di patologia steno-occlusiva
del circolo periferico
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