ANGIO-RM DEL CIRCOLO PERIFERICO: TECNICA MoBi-Trak vs DSA
D. Pinto, A. Maggialetti, M. Di Terlizzi, G. Nanula, G. D'Amato, A. Carriero, L. Bonomo
INTRODUZIONE

La patologia aterosclerotica del distretto periferico e' un evento morboso frequente, infatti solo negli Stati Uniti si eseguono per tale patologia circa 100.000 pratiche interventistiche in un anno (1).
Al fine della pianificazione diagnostica ed interventistica e' fondamentale conoscere il numero delle lesioni ateromasiche e, se presenti, le entita' delle stenosi e la loro estensione longitudinale.
Per molti anni la angiografia digitale a sottrazione e' stata considerata la metodica diagnostica di riferimento in grado di fornire tutte le informazioni necessarie per inquadrare correttamente la patologia (2,3).
L'avvento della Angiografia a Risonanza Magnetica (ARM) ha fatto ipotizzare che tale metodica potesse essere in grado di sostituire la angiografia digitale a sottrazione (DSA) nella pianificazione terapeutica, con la peculiarita' di essere una tecnica di Imaging "non invasiva".
Recentemente e' stata messa a punto una nuova tecnica di Contrast Enhancement ARM che, basando la sua filosofia sul bolo di MdC e sul movimento automatico del lettino porta paziente, consente di ottenere immagini diagnostiche di tutto il circolo periferico: il MoBI-Trak.
Ottimizzata la tecnica ci si e' posto il problema di validare la metodica in pazienti portatori di patologia aterosclerotica del distretto periferico.
Scopo del nostro lavoro e' stato di verificare l'accuratezza diagnostica della CE-ARM in pazienti con sospetto clinico di patologia steno-occlusiva del circolo periferico

 
  Introduzione
Materiali e metodi
Risultati
Conclusioni
Bibliografia

 



 

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