ANGIO-RM DEL CIRCOLO PERIFERICO: TECNICA MoBi-Trak vs DSA
D. Pinto, A. Maggialetti, M. Di Terlizzi, G. Nanula, G. D'Amato, A. Carriero, L. Bonomo
MATERIALI E METODI

11 pazienti consecutivi (2 donne, 9 uomini) sono stati sottoposti a CE-ARM del circolo periferico dal 1.5.2000 al 31.7.2000.
Di questi, due pazienti erano portatori di stents tipo Smartstent Cordis e due pazienti di Wallstents.
Tutti i pazienti sono stati studiati con un magnete superconduttivo da 1,5 Tesla (Philips Gyroscan ACS-NT).L'esame prevedeva 4 fasi fondamentali:

  Posizionamento del paziente
  Centratura
  Gado-Time
  MoBi-Trak

Il MdC (Gd-DTPA) e' stato infuso a bolo per un totale di circa 40cc: 20cc a 0.6 cc/sec (fase iniziale) e 20cc a 0.3 cc/sec (fase di mantenimento).
L'esame è stato completato mediante ricostruzioni MIP con rotazioni per piani obliqui.

La DSA e' stata eseguita con un sistema Philips Integris 3000 con un amplificatore di brillanza di 38', il MdC (Iopamiro 300 Bracco) e' stato infuso automaticamente nell'aorta addominale (20 cc a 10 cc/sec) ed a livello della biforcazione aortica (15cc a 8 cc/sec).
Nella valutazione della casistica due radiologi in cieco ed indipendenti, hanno valutato rispettivamente la CE-ARM e la DSA secondo una scheda a scelta multipla obbligata che ha previsto per i vari distretti topografici del circolo periferico i seguenti giudizi diagnostici:
- Vaso normale
- Stenosi < 50%
- Tra il 51% ed il 70%
- Tra il 71% ed il 99%
- Occlusione
Nella inferenza statistica e' stata calcolata la accuratezza diagnostica della CE-ARM vs DSA e la eventuale differenza statistica tra le due metodiche.

 
  Introduzione
Materiali e metodi
Risultati
Conclusioni
Bibliografia

 



 

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